La nostra realtà è profondamente radicata sul territorio italiano, ma volge costantemente lo sguardo verso il resto del mondo. In primis, è importante considerare la nostra azienda nel contesto del mercato europeo, di cui tracciamo la situazione attuale e le prospettive per il futuro.
Tierre Group in Europa
Siamo presenti in tutti i paesi del mercato europeo: il 19,40% di questi sono clienti diretti, mentre il restante 80,6% sono nostri distributori. Il 48,64% dei volumi deriva da vendite dirette, mentre il restante 51,36% viene sviluppato attraverso la distribuzione. Affidabilità, competenza, esperienza, impegno, precisione e unicità sono i valori aggiunti che garantiscono la nostra competitività a livello europeo. In linea con il rigore che da sempre ci contraddistingue, tutti i nostri prodotti sono certificati nel rispetto delle norme Italiane, europee e internazionali.
Europa: uno sguardo al contesto attuale
In Europa, il 2021 ha registrato variazioni percentuali sull’export soprattutto in paesi come Olanda (+49,2%), Belgio (+30,7%), Repubblica Ceca (+28,5%), Austria (+24,3%), Turchia (+24,1%), Romania (+21,32%) e Spagna (+21,8%).
L’Italia ha registrato un +16,8%, in linea con le vicine Germania (+17,3%) e Francia (+10,0%).
Più in basso troviamo Polonia (8,7%) e Russia (5.0%).
I settori industriali che hanno fatto registrare le performance migliori sono: Petrolio Greggio, Raffinazione, Gas naturale, Chimica, Agricoltura, Carta-Stampa, Pelletteria, Abbigliamento e Metalli.
L’impatto dell’attività economica è stato ampio e generalizzato: tutte le componenti della domanda interna hanno contribuito positivamente al rimbalzo del PIL del 2,0% (2,1% nell’area dell’euro).
Transizione ecologica
Alla luce della crescente attenzione delle aziende per la salute dell’ambiente, la parola chiave per analizzare il mercato europeo attuale è “transizione ecologica”: il termine evidenzia la necessità di adottare un processo di innovazione tecnologica che tenga conto del rispetto dei criteri per la sostenibilità ambientale, un tema a cui noi di Tierre teniamo particolarmente.
La transizione ecologica si riflette in ambiti come:
- il settore agricolo, che adotta l’economia circolare e punta a ridurre le emissioni di CO2 e l’utilizzo di fertilizzanti inquinanti;
- il settore energetico grazie alle energie rinnovabili, agli investimenti sull’idrogeno e alla riqualificazione delle centrali nucleari;
- il settore automobilistico con la riqualificazione degli stabilimenti e l’intento di raggiungere una mobilità a emissioni zero;
- il settore oil & gas, con lo stop definitivo alle trivelle.
- il settore farmaceutico con la tutela della biodiversità.
Oltre a questi, segnaliamo anche il settore chimico, industriale, siderurgico e alimentare. Tutti gli ambiti citati registrano un grande fermento e potrebbero contribuire ad alimentare l’economia europea nei prossimi anni. In questo contesto, anche noi di Tierre potremo dare un contributo attraverso i prodotti che trovano impiego nei settori menzionati, progettati con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Mercato europeo: trend di crescita e previsioni per il futuro
Nel mercato europeo, le prospettive di crescita nel breve periodo potrebbero essere ostacolate dall’aumento dei prezzi dell’energia, in particolare del gas naturale e dell’elettricità. Dopo un forte calo nel 2020, infatti, i prezzi sono aumentati a ritmi vertiginosi negli ultimi mesi, fino a superare i livelli pre-pandemia. Tuttavia, essendo in larga misura legate alla riapertura post-pandemia e al conseguente aggiustamento economico, le pressioni sui prezzi dovrebbero essere in gran parte transitorie: dopo aver raggiunto il 2,4% nel 2021, l’inflazione nell’area euro dovrebbe scendere al 2,2% nel corso del 2022 e all’1,4% nel 2023, poiché i prezzi dell’energia dovrebbero stabilizzarsi gradualmente a partire dalla seconda metà dell’anno e gli squilibri tra domanda e offerta dovrebbero risolversi.
Nonostante le temporanee criticità, quindi, si prevede che l’Unione Europea continuerà ad espandersi: nel 2021 ha raggiunto un tasso di crescita del 5,0%, un risultato di 0,2 punti percentuali superiore a quanto inizialmente previsto. La crescita potrà essere sostenuta da un mercato del lavoro in miglioramento, con risparmi ancora elevati e condizioni di finanziamento favorevoli, a cui si accompagnerà il pieno dispiegamento del Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF), che si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica.
Si prevede quindi che l’attività economica nell’UE aumenterà di un solido 4,3% (come nell’area dell’euro) nel 2022, prima di decelerare al 2,5% (2,4% nell’area dell’euro) nel 2023. Si stima che il ritmo di crescita possa rimanere diseguale tra paesi e settori, con l’UE che sembra destinata a riprendere il suo percorso di convergenza economica. Entro l’inizio del 2023, infatti, il PIL reale dovrebbe convergere verso il percorso di crescita costante previsto in Europa prima della pandemia.
Infine, si prevede che il mercato del lavoro completerà la sua ripresa quest’anno, ponendo le basi sull’espansione economica in atto. Si stima che fra il 2022 e il 2023 verranno creati circa 3,4 milioni di posti di lavoro, portando il tasso di disoccupazione nell’UE a scendere dal 7,4% del 2020 al 6,5% previsto per il 2023. Si stima inoltre che gli investimenti finanziati dall’RRF e le relative riforme strutturali spingeranno la crescita della produttività a un ritmo sostenuto, con un aumento percentuale del 2,9% nel corso del 2022 e del l’1,6% nel 2023.
Con la mente sempre aperta verso nuovi orizzonti, noi di Tierre siamo pronti a cogliere le sfide e le opportunità che il mercato europeo ci presenterà nei prossimi anni.